lunedì 20 febbraio 2012

LA TEORIA DEI VASI COMUNICANTI (L. Castellano)

La vera rivoluzione culturale, che crea non poche difficoltà a un sistema così autoreferenziale, consiste nell’accettare di essere messi in discussione dall’esterno, non solo dai propri superiori gerarchici. […].
Condividere il potere significa accettare il rischio di essere messi all’angolo, di non avere risposte, di ritrovarsi senza coperture possibili. È un rischio a cui, quotidianamente, sottopongo tutta l’amministrazione a cui appartengo. Ma è la sola possibilità che vedo per rendere sostanzialmente credibile il nostro lavoro, e quindi il luogo di espiazione delle pene. […].
Un carcere avulso ed escluso dalla città che lo contiene favorisce la perdita di senso dell’intero sistema: il sentimento dell’esclusione permea di sé tanto i carcerati quanto i carcerieri. […] lo scopo reale dell’istituzione totale è ancora quello di eliminare l’identità del prigioniero, per gestirlo più agevolmente. Il carcere che cambia deve accettare il rischio di mettere in discussione il suo stesso atto fondativo. Deve rivoluzionare se stesso. Con queste nuove basi potrà sperare di produrre la definitiva libertà dei suoi abitanti.

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